Cari tutti,
sto dormendo. Di là, nel lettone col papà, in orizzontale. E intanto naturalmente comunico telepaticamente con la mamma che scrive al posto mio.
Che dire: dai, va bene direi. Unico neo è che sono entrata prepotentemente nella temibile "fase dei no" dei due anni, che comporta scenate orrende ogni qualvolta si cerca di farmi indossare il giubbino, o mettere le scarpe, o togliere qualcosa che giudico MIO ma che non lo ecc.
Reazioni diverse direi: papà mi guarda e tace, mamma si inferocisce e urla. Però conta prima fino a 20. All'inizio non c'era alcuno spazio tra l'azione e la reazione, ma mi pare che col tempo stia cercando - con enorme fatica - di allungare il tempo di reazione. Ieri ad esempio all'asilo, visto che non volevo mettere la giacca e il cappello, ha aspettato un quarto d'ora. Erano usciti tutti e io mi stavo rotolando disperata con la faccia sul pavimento. Certo, quando reagisce però...
Intanto il Natale si avvicina. Abbiamo fatto l'albero e per ora resiste. La mamma mi ha fatto promettere di non tirarlo giù, e io per ora mantengo la promessa. certo i regali non possiamo metterli, perchè non durerebbero nemmeno due minuti, ma intanto l'albero c'è, e dagli stipiti delle porte pendono alberelli colorati, pupazzetti di neve, babbi natale ecc.
Per Natale (lo so perchè ho sentito la mamma), Babbo Natale mi porterà una specie di triciclo che si trasforma in monopattino, oltre immagino altre cosine come libri e giochini.
Credo passeremo il giorno di Natale a Padova, quindi magari faremo sapere a Babbo Natale che deve citofonare in Veneto e non in Lombardia. Se ne occuperà la mamma.
La nonna Attilia sta bene, mamma anche (NdM: insomma! mi sembra di avere 10000 anni!!), papà anche. E il parentado pure. Speriamo bene!
Vi allego due foto, una fatta stamattina in macchina mentre andavamo a riprenderci il telaio del mio passeggino riparato e mentre cercavano (infruttuosamente) un pigiamino intero per me, l'altra al tavolo da disegno, la mia passione! Conosco tutti i colori, so disegnare le mele, i miei genitori (una linea), me, il mio Barbaforte, e i gabbiani.
Insomma, dopo il ballo e il canto (la pecora nel bosco è il mio inno) subito viene il disegno!
Ci vediamo presto con tutti, vi penso tanto.
