Lilypie Fifth Birthday tickers

domenica 22 aprile 2012

PdM (Post della Mamma): ti voglio tanto bene 6.

Cari affezionati lettori, parenti e amici della nostra creatura, 
una volta tanto occupo uno spazio non propriamente mio, scrivendo non per conto di Daria, ma in prima persona. Perchè è vero che è bello mostrarvi le sue foto e raccontarvi i suoi progressi, ma in certa misura è ragionevole anche raccontarvi di lei per com'è con noi, per come ci parla, si racconta, mostra le sue emozioni. 
Un aspetto dolcissimo che ci fa tanto intenerire, è quando vuole manifestarci il suo affetto. Allora ci abbraccia, o ci da una carezza, e dice: "io ti voglio tanto bene 6". All'inizio non capivamo perchè 6, e non dieci, cento, mille. Ma poi ci ha spiegato che il numero sei è più grande di tutti gli altri per lei, quindi è in ogni caso di più, è il massimo secondo la sua personalissima scala. Allora quando ci vuol dire che ci ama, lo fa dicendo che "ci vuole tanto bene 6".
E per fortuna che la frase intera non contiene la lettera "R", perchè non ha ancora fatto capolino, unica mancante, tra le lettere che sa pronunciare. Quindi lei è Daia, ha la nonna Flanca, le piacciono i caltoni animati, e non ha paura dei dlaghi!

Sono tante le cose da raccontare su di lei. Su come si arrabbia, (salta!) quando (se ha sonno, dolore, o paura), su cosa la calma (ciuccio e pigiamino morbido) e su cosa la spaventa (fino a poco tempo era il mostro dei capricci, creatura interamente inventata da noi allo scopo di interrompere la spirale di rabbia e creare un diversivo). 
Dopo una fase burrascosa in cui picchiava con facilità gli altri bambini, ora ha capito che non va bene. In compenso prende morsi e ceffoni, ma stoicamente applica la non violenza e, più umanamente, si limita a qualche spinta. Ne siamo davveri fieri.
E' velocissima di corsa, e quando cade si rialza, senza lacrime, e ricomincia a galoppare. I suoi pantaloni hanno le ginocchia regolarmente verdi, e i suoi stinchi sono costantemente pieni di lividi. E' bella, vivace, felice. Sorride e ride spesso, ma quando inizia a fare la lagna e i capricci, è davvero insopportabile... Come la mamma forse??
E' una bambina speciale, meravigliosa. Un dono del cielo. 
Adesso dorme, nel lettone come sempre, vicina al suo papà. Il ciuccio in bocca, pigiamino in mano, con i pugni alzati, come quando era piccola piccola.
E, a occhio e croce, tra pochissimo arriverà anche la mamma ad acciambellarsi vicina al suo tesoro piccolo, e a quello grande. Buon sonnellino a tutti noi.

mercoledì 18 aprile 2012

lunedì 16 aprile 2012

Un post senza titolo.

Sii, ok, se andiamo avanti così pubblichiamo un post al mese!
Ma io sono una bambina impegnata. Ho la scuola, ho il sonnellino del pomeriggio, ho i giochi, le uscite ecc. E poi sabato e domenica c'è papà, quindi il tempo per scrivere cala vertiginosamente.
Tra le altre cose, avere il mare vicino è bello, perchè si può decidere così, di punto in bianco, di partire. In meno di un'ora siamo già in spiaggia (l'abbiamo già fatto un paio di volte), e alla fine di maggio andremo io e la mamma (con la nonna e la Emma) un paio di settimane, sperando che il tempo sia più clemente rispetto a quello di questi giorni. Se guardo fuori adesso c'è un nero...
Il problema infatti sono i pomeriggio chiusi a casa. Qualche volta viene il nonno e giochiamo col pongo, altre volte viene la nonna, e giochiamo con la Emma, altre volte andiamo alla Valle Incantata, ma le giornate a casa sono luuuunghe... Adesso aspettiamo il sole per tornare a usare la bici: l'ultima volta, grazie alla furbizia assoluta della mamma che non mi ha messo il cappello (NdM: aveva il casco! Non ci stava!!) ho preso un'altra otite. Nuovo antibiotico (non quello dell'altra volta!) che finirà domani. Finalmente.
Tra un po' torneremo anche dalla nonna Attilia, che mi manca molto. E rivedrò tutte le amiche di Milano! La battaglia, al momento, è quella di non farmi prendere l'accento. Quindi la mamma insiste bene sulle vocali aperte (magliètta, cassètto, ma non le viene) e a evitare come la peste i tranelli della mancata doppia (magliéta, casséto). Certo, al mattino suor Gina e i miei compagni di classe, e al pomeriggio la mamma, che quando si arrabbia trascura un po' l'aplomb e torna alle origini saraccando in veneto, questo non aiuta. Faremo il possibile.
Non vi ho raccontato niente. Avete ragione. E' che, per fortuna, non succede niente! Come si dice: nessuna nuova, buona nuova no?
Baci.

PS della mamma: Sonia, Rosy, Barbara, ex colleghe. Come state? Vi penso, mi mancate, spero di vedervi presto.

L'avventura dell'autobus: fai ciao con la manina!

Concerti in piazza

La mamma fa la pagliaccia col pongo.

Al mare col (povero) papà.